venerdì 15 ottobre 2010

Da Repubblica di ieri...

Spot elettorale dell’assessore su 80mila volantini della mensa

Proteste dei genitori per la foto della Moioli nell’opuscolo agli alunni e la riduzione del numero delle rate

di ZITA DAZZI


Il depliant contestato

Nel diario di 80mila bambini milanesi, ieri, i genitori hanno trovato un opuscolo di Milano Ristorazione, la società comunale che gestisce le mense scolastiche. Con una sorpresa: una lettera con foto del sorridente assessore alla Famiglia e Politiche sociali Mariolina Moioli.

Un'iniziativa che in molti definiscono "spot elettorale" nei forum telematici delle commissioni mensa. Gli stessi forum in questi giorni sono pieni di messaggi di protesta per la rivoluzione delle rette: se fino all'anno scorso si poteva scaglionare i pagamenti fino a 10 rate, da quest'anno i bollettini sono al massimo quattro. Molti, senza neppure saperlo, si sono visti assegnare la rata unica di 680 euro da versare entro 30 settembre.

Chi ha le quattro rate, deve saldare il conto entro il 15 aprile. "Non c'è stato preavviso e molte famiglie adesso sono nei guai - protesta Antonella Loconsolo, della rete delle commissioni mensa - e c'è chi deve ancora finire di pagare la mensa dell'anno scorso, visto il ritardo dei bollettini". In centinaia sono andati a protestare al Comune in via Porpora e in via Quaranta a Milano Ristorazione.

"Mi hanno detto che questa scelta è stata fatta per evitare ritardi nei pagamenti e "arginare le insolvenze"", spiega Enrico Lunardi della scuola di viale Romagna. Confermano a Milano Ristorazione: "È una decisione presa un anno fa per ottimizzare le procedure amministrative"

Non parla di questo l'assessore Moioli nella sua lettera spedita a casa degli alunni tramite la newsletter di Milano Ristorazione. "Cari bambini e cari genitori spero che le vostre vacanze siano state serene - debutta - siamo certi che apprezzerete il cammino che abbiamo intrapreso per rendere il servizio nelle mense sempre più di qualità".

Nemmeno un accenno alla class action di 1.500 famiglie contro la scarsa qualità del servizio. "A partire da quest'anno ci saranno sempre più alimenti lombardi e italiani, molti dei quali da coltivazioni biologiche", assicura l'assessore.

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