giovedì 18 dicembre 2008

SITUAZIONE MATERNA DON GNOCCHI

Pubblico qui di seguito la risposta del Direttore di Settore - Dott. Richiedei - ad una lettera scritta da una mamma, che poneva domande sulla legittimità dell'atteggiamento delle educatrici relativamente ai vari problemi della nostra scuola (feste, uscite, gite, scioperi).

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Gentile Signora,

ho letto con attenzione la Sua lettera relativa alla situazione della Scuola dell’Infanzia Don Gnocchi e desidero esprimere alcune considerazioni.

Per quanto riguarda il numero dei bambini assegnato alle sezioni, in fase di assegnazione vengono calcolati 26 o 27 bambini per sezione (a seconda se è presente o meno un bambino diversamente abile) a fronte dei 28 previsti dallo Stato, per dare la risposta più ampia possibile alle famiglie.

In corso d’anno, però, in seguito alla fisiologica riduzione nel numero degli iscritti dovuta a ritiri per varie motivazioni, il numero degli iscritti viene reintegrato entro i 25 per sezione.

Per quanto riguarda la partecipazione fisica dei genitori durante le feste che cita, la Responsabile ha promosso un incontro con le rappresentanti di classe per spiegare loro che la scelta del collegio educativo è quella di dedicare questi momenti di festa ai bambini, per poter focalizzare maggiormente l’attenzione sui loro vissuti evitando situazioni di emotività non sempre positive.

Rispetto alle uscite didattiche, per tradizione la scuola organizzava una gita di fine anno. Altre iniziative sono realizzate all’interno della scuola.

Per quanto riguarda la decisione delle educatrici di comunicare l’adesione alle iniziative di sciopero il giorno stesso, è una scelta consentita dalle normative vigenti. Al dirigente viene richiesto di comunicare il funzionamento dei servizi ai genitori con 5 giorni di preavviso, ma i lavoratori possono comunicare al dirigente la mattina dello stesso giorno la loro adesione o meno allo sciopero.

Pertanto c’è bisogno di conciliare la salvaguardia dell’incolumità dei bambini e la scelta dei lavoratori di prendere una decisione all’ultimo momento. Il responsabile comunque dà avviso alle famiglie con 5 giorni di preavviso dell’indizione di sciopero.

La invitiamo, se lo riterrà opportuno, a rivolgerSi direttamente alla Responsabile Signora Angela Airaghi per ogni ulteriore chiarimento, in quanto compito di un responsabile è proprio essere a disposizione delle famiglie laddove queste ultime sentano il bisogno di risposte legittime e chiare.

Cordiali saluti

Il Direttore di Settore
dott. Giuseppe Richiedei

mercoledì 17 dicembre 2008

RINCARO RETTE MENSA

GRUPPO CONSILIARE - Partito della Rifondazione Comunista - Comunicato stampa

Dopo un tira e molla durato due settimane , la Giunta Comunale grazieai 9 milioni di euro provenienti dal Ministero della Giustizia, è riuscita a contenere l’aumento previsto per le quote delle mense scolastiche che altrimenti sarebbero state ancora maggiori. Nonostante ciò dal prossimo anno scolastico, le famiglie milanesi verseranno nelle casse del Comune di Milano, due milioni e mezzo di euro in più rispetto a quest’anno, oltre a pagare loro quell’aumento di numerodi gratuità ( 11% del totale dei bambini frequentanti) tanto pubblicizzatodal Sindaco..

E’ vero, ci saranno genitori che non pagheranno più la mensa, altri continueranno a pagare sempre la stessa quota, ma altri ancora senzaessere miliardari , pagheranno di più senza avere alcuna garanzia che ilservizio sia migliorato. L’ICI uscita dalla porta rientra dalla finestra…

E poco importa se la rette per la refezione nelle scuole materne sarà per11 mesi!!!Solo un terzo dei bambini frequenta il mese di luglio. Tutti gli altri sitroveranno a pagare un mese in più senza usufruirne.Ma non solo: da quest’anno i bambini non residenti pagheranno il doppiodella quota , i figli di chi abita nell’interland e ogni mattina viene alavorare in città , magari costretto a lasciare il bambino vicino al postodi lavoro, non potendo provvedere altrimenti.

Chiedo al Sindaco di dare un segnale chiaro di vicinanza vera verso i suoicittadini in un momento come questo, rispetto ad un servizioirrinunciabile: ritiri l’aumento dei costi delle mense confermando legratuità promesse, cosi’ dimostrerà nei fatti di aiutare le fasce diestremo bisogno e al tempo stessa dimostrerà attenzione verso chi ancoranon è in situazione d’indigenza ma certamente misura le spese . E’questa la vera scommessa!

Piuttosto che procedere ad aumenti di tariffe che colpiscono soprattutto ilavoratori dipendenti, dia un buon esempio di amministratore impegnandosinel recupero delle rette inevase, che da dichiarazioni pubbliche del suoAssessorato ammonterebbero a circa due milioni l’anno e in gran parte nonsono da addebitare alle fasce deboli.

Sulla scuola il Comune ha già molto da farsi perdonare: è un bollettinodi guerra la segnalazione dei disagi legati alla carenza di manutenzionedei suoi edifici!!!

Ines Patrizia Quartieri - Tel. 335.7988915

Milano, 16 dicembre ’08

lunedì 15 dicembre 2008

LA RIFORMA GELMINI

da una mail di un attivista di retescuole:

Non è cambiato nulla!

Ieri giovedì 11 dicembre c'è stato un incontro tra rappresentanti del governo e sindacati a proposito dei provvedimenti attuativi della legge n.133/08.

Dal punto di vista mediatico le notizie che sono state soprattutto date sono due: la riforma delle superiori slitta di un anno e il maestro unico sarà “facoltativo”.

Pensare che questo sia un successo ha dei grossi limiti. Cerchiamo di capire perché.

I tagli previsti dall'art. 64 del decreto legge n. 112/08 convertito nella legge n.133/08 permangono. Fino a quando quell'articolo non verrà abrogato non si potrà parlare di vittoria.

Slittamento di un anno della riforma delle superiori

Lo slittamento della riforma delle superiori di un anno non vuol ire che non ci sarà, ma solo che è stata rinviata.

Dei 14.187 tagli nella scuola superiore previsti dal Piano programmatico per il prossimo anno, solo 3.300 riguardano le modifiche all'ordinamento delle scuole superiori, il resto sono tagli che possono essere tranquillamente fatti senza regolamenti attuativi. Si tratta infatti di 7.000 posti per la riconduzione delle cattedre a 18 ore, 2.387 per l'innalzamento in tre anni dello 0,40 del rapporto alunni/classi e 1.500 per la razionalizzazione dell'organico delle scuole serali, in tutto circa 11.000. I 3.300 tagli se nella migliore delle ipotesi non ci saranno il prossimo anno, verranno spalmati nei due anni successivi, quindi non spariranno.

Per quanto riguarda i tagli la legge n.133/08 richiama la “clausola di salvaguardia” introdotta dal governo Prodi con la finanziaria 2007. Tale clausola prevede che se il ministero dell'istruzione non raggiunge gli obiettivi di risparmio previsti per un anno, allora ci pensa il ministero del tesoro a raggiungere ugualmente gli obiettivi mancati.
La clausola di salvaguardia è stata sospesa dalla finanziaria 2008 solo per l'a.s. 2007/2008 perché dei 47.000 tagli previsti dalla finanziaria 2007 ne sono stati fatti “solo” 14.000, gli altri 33.000 sono stati distribuiti, o come si usa dire “rimodulati”, dalla finanziaria 2008 in tre anni: 11.000 sono stati fatti nell'a.s. 2008/2009, e i restanti 22.000 fanno parte dei 132.000 complessivi previsti dalla legge n. 133/08.

Alla lettera h) del verbale dell'incontro si parla di “ rimodulazione delle economie da realizzare per” l'a.s. 2009/2010 per via nel mancato avvio della riforma nelle superiori, questo lascia presupporre che la “clausola di salvaguardia” sarà sospesa, ma solo eventualmente per distribuire a partire dal 2010 questi 3.300 tagli previsti per il prossimo anno per il riordino della scuola superiore.

Non è detto però che questo accada, magari Tremonti si impunta e vuole per forza risparmiare quanto previsto per il prossimo anno. Il rischio reale è che i 3.300 tagli delle superiori vengano “rimodulati” sulla scuola elementare e sulla scuola media, anticipando al 2009 tagli previsti a partire dal 2010. Distribuendo equamente i 3.330 tagli il prossimo anno potremmo avere: 18.000 tagli nella scuola elementare (60% dei tagli previsti in tre anni), 13.300 tagli nella scuola media (45% dei tagli previsti in tre anni) e 11.000 tagli nella scuola superiore (40% dei tagli previsti in tre anni).

Maestro unico “facoltativo”

Alla lettera b) del verbale dell'incontro si legge “ In particolare, per l'orario a 24 (solo prime classi per l'a.s. 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche richieste delle famiglie”.

La legge n. 169/08 non prevede l'obbligo dell'attivazione di classi a 24 ore settimanali con un solo insegnante, ma nel Piano programmatico si legge chiaramente che più classi a 24 ore verranno attivate, meno i tagli previsti incideranno su tutto il resto della scuola elementare, non solo sulle classi prime del prossimo anno. Immaginiamo allora che nessun genitore richieda il prossimo anno l'iscrizione per il proprio figlio a una classe a 24 ore, cosa accadrà? Non ci saranno tagli il prossimo anno? Dubito.
I tagli previsti per il prossimo anno nella scuola elementare sono 16.300, ma per via della “rimodulazione” potrebbero essere anche 18.000, e questo indipendentemente dal numero di richieste a 24 ore. Dobbiamo allora continuare a preoccuparci? Direi proprio di sì.

Per la scuola media vale lo steso discorso, i tagli previsti per il prossimo anno sono 11.600, ma sempre per la rimodulazione potrebbero essere 13.300. Se la riconduzione delle 33/34 ore non sarà a 29 settimanali, ma a 30, i tagli resteranno comunque. Questo vuol dire che taglieranno sul tempo prolungato oppure aumentando il numero di alunni per classe.

Per quanto riguarda le compresenze, sia per il tempo pieno che per il tempo prolungato, non ci sono garanzie, anzi è certo che salteranno, quindi i due modelli verranno decisamente snaturati.

Assegnare due insegnanti per ogni classe a tempo pieno, così come si legge alla lettera c) del verbale, non è garanzia della contitolarità se verrà imposto per “regolamento”che uno dei due debba essere “prevalente”.

Due note finali

Rapporto alunni/classi

Anche se alla lettera f) del verbale dell'incontro si legge che “ sarà previsto il congelamento per l'a.s. 2009/2010 dell'incremento del numero massimo di alunni per classe”, non vuol dire che il rapporto alunni classe non potrà salire, perché questo può tranquillamente avvenire aumentando il numero minimo di alunni per classe: se sei al di sotto del minimo e non riesci a formare una classe, avrai una classe in meno, ma il numero di alunni non cambia, quindi il rapporto alunni/classi aumenta. In ogni caso sempre alla stessa lettera del verbale si legge che tutto quello che non si riuscirà a risparmiare per via del “congelamento” dovrà essere risparmiato in altro modo.

Personale ATA

Del personale ATA nessuno ha parlato, ma non bisogna dimenticare che la riduzione in tre anni sarà del 17% e che il prossimo anno sono previsti 15.200 tagli ( 35% dei tagli previsti in tre anni).

Pare che il consiglio dei ministri nella riunione del 18 dicembre approverà i “ regolamenti relativi al riordino del primo ciclo e al dimensionamento della rete scolastica e l'ottimale utilizzo delle risorse umane della scuola “, a quel punto potremo leggere esattamente quello che il governo ha intenzione di fare.

Milano, 12 dicembre 2008

Mario Piemontese

WWW.LAMATERNACHEVORREI.IT

Non so se qualcuno abbia mai sentito parlare dell'associazione Chiedoasilo (www.chiedoasilo.it): si tratta di un coordinamento di genitori di asili nido e scuole materne di Milano che dal 1997 è impegnato per difendere la qualità nei servizi comunali all'infanzia e garantirne l’accesso a tutti. Incontri, manifestazioni e pubblicazioni sono gli strumenti con i quali vengono sensibilizzate famiglie, educatori e amministrazione.

Per combattere il progressivo peggioramento del servizio fornito dal Comune, a settembre si è pensato di redigere un decalogo che raccogliesse i 10 obiettivi fondamentali da consolidare per ottenere Servizi di qualità per il benessere ed il sano sviluppo dei nostri bambini.

Con questo documento, che è stato protocollato e consegnato presso gli uffici dell'Assessore ai servizi dell'infanzia oltre che del Sindaco Letizia Moratti, i genitori propongono all’Amministrazione questi obiettivi come strumento concreto per aprire un dialogo costruttivo.

Per sottoscrivere l'iniziativa, si può comodamente accedere al sito www.lamaternachevorrei.it e, dopo aver compilato pochi e semplici campi che rendano rintracciabile la firma di chi aderisce, inviare il proprio consenso.

Nei prossimi giorni farò in modo di appendere nella bacheca dei genitori i punti fondamentali, ma se qualcuno desiderasse documentarsi più a fondo, invito a visitare il sito appositamente istituito.

BICI NEL CORTILE INTERNO

ciao,

ho ricevuto (purtroppo in ritardo rispetto ad altre aule) una proposta molto interessante. E' stata organizzata una petizione per richiedere alla PO la possibilità di posizionare delle rastrelliere all'interno dei cancelli dell'asilo.

Questo potrebbe essere comodo non solo per chi porta i figli in bici, come fa mio marito, ma anche per parcheggiare temporaneamente le biciclette dei bambini quando li si va a prendere.

Ovviamente, le bici non possono essere lasciate durante le ore di scuola, per ragioni di sicurezza, e nella petizione è giustamente segnalato che la scuola è sollevata da qualsiasi responsabilità legata a furti o danneggiamenti alle bici. Non so quale sia stata la reazione della direttrice, ma più firme riceve e più è incentivata ad ascoltare la richiesta; l'aula blu e l'aula arancione hanno già consegnato i loro fogli.

Domani diffondo in aula gialla... speriamo di trovare terreno fertile. Se qualcuno fosse interessato ad un formato elettronico della petizione, lo chieda pure a me o a Tiziana, rappresentante dell'aula arancione.

giovedì 4 dicembre 2008

IL MIO PRIMO POST

L'idea di aprire questo blog è nata così, per caso, ma mi piacerebbe che prendesse piede, per avere una visione d'insieme delle famiglie che portano i loro figli alla Don Gnocchi, delle loro esigenze e delle loro aspettative ... riusciranno i nostri eroi?

Io sono Ottavia, la mamma di Giorgia dell'aula gialla. Mi sono sempre trovata molto bene con le educatrici di mia figlia, perché sono due persone aperte e comprensive. Hanno saputo accogliere Giorgia fin dal primo anno. Hanno ben interpretato il suo carattere e le sue esigenze e questo l'ha aiutata a sentirsi amata e a diventare una bambina migliore.

Le vicissitudini della scuola estiva e la gestione senza senno dell'assessore Mojoli, mi hanno portato ad interessarmi maggiormente ai problemi della scuola, ad impegnarmi personalmente in una raccolta firme e questo mi ha fatto entrare in contatto anche con altre educatrici della scuola, e devo ammettere che l'impressione è sempre più favorevole.